natale regalo che vale Ancora una volta la Principe Amedeo scende in campo a favore dei bambini e dei ragazzi meno fortunati in una gara di solidarietà che ha visto la partecipazione degli alunni delle classi I E, II E, II F e III C, coordinati dalla prof.ssa Manuela Garau che da sempre è in prima linea per quanto riguarda la solidarietà.

Come in passato gli alunni hanno aderito in massa alla raccolta fondi per finanziare la ricerca Telethon o per l’Associazione AICR, così quest’anno si è pensato di devolvere i soldi raccolti all’Associazione Peter Pan Onlus che offre accoglienza gratuita alle famiglie che devono assistere bambini malati di cancro e che giungono a Roma da ogni parte del mondo. Scopo principale dell’associazione è, infatti, quello di contrastare la tendenza all’isolamento, favorendo la condivisione, la socializzazione ed il reciproco supporto tra le famiglie.

Il cancro è una malattia subdola e lo è ancora di più il cancro infantile per questo è necessario coinvolgere quante più persone possibili in queste gare di solidarietà perché insieme nessun sogno è possibile. E proprio alla luce di questa convinzione, ha fatto da cornice a questa gara di solidarietà lo spettacolo tenutosi al Teatro Golden di Roma il 19 dicembre che ha visto protagonista il socio onorario dell’associazione Peter Pan, Max Maglione, il quale ha realizzato un musical per l’Associazione “Il sorriso di Titto” per l’acquisto di macchinari per l’ospedale Umberto I ed in cambio il responsabile dell’Associazione ha devoluto una parte dell’incasso all’associazione Peter Pan.

“ Vedere ragazzi che aiutano bambini e ragazzi meno fortunati non ha prezzo- ha sottolineato il Responsabile dell’associazione Peter Pan- perché se vogliamo, tutti possiamo diventare tanti Peter Pan.

E questo lo sanno bene i ragazzi della Principe Amedeo, una scuola che promuove la conoscenza, ma persegue con la stessa determinazione lo sviluppo di “sentimenti” e “comportamenti solidali” poiché educare non significa solo favorire lo sviluppo intellettuale del bambino, ma anche promuovere la cultura della “partecipazione”.

 

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