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Il giorno 28 FEBBRAIO gli studenti delle classi terze medie A, B, C del nostro istituto si sono recati, accompagnati dai professori Fabrizio De Paola, M.Antonietta Imbesi, Giuseppina Mura e Maria Staibano presso la sede di Marina di Minturno dell’I.C. Antonio Sebastiani per la prima giornata di incontri previsti nell’ambito del gemellaggio tra gli Istituti Comprensivi “Principe Amedeo” di Gaeta, “A. Sebastiani” di Minturno e “Vitruvio Pollione” di Formia, sull’argomento di storia locale riguardante la Linea Gustav.
Una storia recente che ha visto il nostro territorio sfigurato dalle atrocità della seconda guerra mondiale.
La linea Gustav era una linea di fronte che andava da Ortona (sull’Adriatico) a Minturno (sul Tirreno), creata dai tedeschi per fermare o rallentare l’avanzata delle truppe alleate dal sud della penisola. Una linea fatta di fortificazioni, postazioni, trincee in un contesto naturale aspro e difficile ma di grande bellezza. Un territorio che ha visto perciò duri combattimenti tra reparti d’elite dei due eserciti e che purtroppo ha visto anche tanti eccidi e atrocità di ogni genere. Una storia che non può andare perduta, una storia da ricordare e da consegnare alle future generazioni. L’importanza della memoria storica è stata al centro dell’intervento del Sindaco di Minturno Gerardo Stefanelli, che dopo le presentazioni della professoressa Paola De Meo e del dirigente della “Sebastiani” di Minturno, Vincenzo D’Elia, si è soffermato sull’importanza della Storia nel ricordare, nel tramandare alle future generazioni il passato che non debba mai ripetersi nelle sue forme più dolorose. I regimi totalitari, la perdita della libertà individuale, i campi di sterminio, il razzismo sono macabri esempi di ciò che non vogliamo più, ma la democrazia e la libertà non sono valori scontati, tutt’altro.
I lavori sono proseguiti con l’intervento del Delegato alla memoria storica del comune di Minturno Marco Mirco Mendico, il quale ha elogiato l’iniziativa del gemellaggio tra le tre istituzioni scolastiche su un argomento del genere, rimarcando la rarità di tale iniziative a fronte dell’alto valore didattico. E’ stata poi la volta dei ragazzi di Minturno a esibirsi in alcune drammatizzazioni, che hanno rappresentato efficacemente che cosa sia significato per le popolazioni locali lo “sfondamento” della linea GUSTAV da parte delle truppe alleate, in particolare dei “GOUMIERS” ossia le truppe algerine, marocchine, senegalesi e tunisine inquadrate nell’esercito francese.
I tanto attesi “liberatori” si manifestarono come truppe di occupazione e trattarono le popolazioni civili come “prede belliche”, saccheggi, esecuzioni sommarie ma soprattutto stupri, tanti stupri. Questo sono state le “marocchinate”, 50 ore di violenza bestiale rimasta impunita, che ha segnato la vita di tante persone. Gli studenti di Minturno hanno appassionato con le loro rappresentazioni, offrendo al pubblico una forte emozione e i nostri ragazzi non hanno mancato di far sentire la loro approvazione tramite i numerosi applausi. I nostri ragazzi sono rimasti attenti e motivati per tutta la durata della manifestazione.
Le testimonianze dirette sono state poi quel valore aggiunto, prezioso passaggio senza tramiti, che sempre arrivano ai sentimenti. Il signor Francesco Zenobio e il signor Filippo Monti anche tramite una buona dose di simpatia hanno descritto le loro dure esperienze durante la guerra. Le deportazioni ci sono state descritte dalla prof.ssa Franca Di Principe attraverso una documentazione storica da lei ricercata su un cittadino di Castelforte, un’altra testimonianza molto toccante.
Magistrale è stata la drammatizzazione della prof.ssa Anna Maria Zuppardi su un testo da lei stessa scritto, una perla dedicata alle “Mamme ciociare” che non di rado si sono immolate per salvare le loro figlie dalle brutalità delle soldataglie, martiri spesso dimenticate dalla politica, dall’opportunismo e ora dall’indifferenza che l’oblio del tempo porta. Per evitare questa mortificazione della memoria storica è nato il progetto “Gustav: la linea del fronte” e il dirigente Vincenzo D’Elia non ha mancato di rimarcarlo nel suo intervento conclusivo aggiungendo anche che una scuola di Ortona ha chiesto di gemellarsi con la Sebastiani di Minturno, un’altra bella notizia che ci rende felici dopo quella che i comuni di Ortona e Minturno si sono gemellati l’anno scorso, forse anche in seguito alla nostra iniziativa. Un’idea che prende piede, che si allarga. A tal proposito la dottor.ssa Annunziata Marciano, dirigente della “Vitruvio Pollione” di Formia, tessendo le lodi dell’iniziativa ha infatti ricordato come fosse la nostra scuola, la “Principe Amedeo” la promotrice ormai da anni di questa formula avvincente del gemellaggio. La nostra dirigente la dottor.ssa Maria Angela Rispoli ha evidenziato come tale strumento sia utile e quanto sia efficace sia dal punto di vista sociale che dal punto di vista didattico. Lo scambio di esperienze pluridisciplinari e multiculturali accumulate dai tre istituti concorrono ad arricchire un unico tema a vantaggio di tutti gli studenti coinvolti. Una staffetta della cultura con un testimone che passa da un istituto all’altro. Appuntamento ora per un’uscita didattica insieme, il 7 marzo a Piana delle Orme, un sito molto utile per “vedere” attraverso accurate ricostruzioni con veri mezzi e attrezzi d’epoca, la seconda guerra mondiale sul nostro territorio. Poi il 12 marzo, tutti alla Vitruvio Pollione di Formia. Chiuderà l’iniziativa la nostra scuola il 29 aprile.
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